Social-Video-Didattici-Emotivo-Relazionali: Innovazione e Impatto nello Storytelling Educativo

03/08/2024 di Simona Dalloca

Perché Ho Iniziato a Creare Social-Video-Didattici-Emotivo-Relazionali Prima che lo “Storytelling Educativo” Fosse una Metodologia

Negli anni 2000, ben prima che il termine “storytelling educativo” diventasse una parola d’ordine nel campo didattico, ho iniziato a integrare i social-video-didattici-emotivo-relazionali nella mia pratica didattica. Questa scelta è stata motivata dalla necessità di trovare nuovi metodi per coinvolgere gli studenti in modo profondo e significativo, andando oltre l’assimilazione tradizionale di nozioni per abbracciare un’educazione più olistica che comprenda emozioni, relazioni e contesto sociale.

Il concetto di “storytelling educativo” come metodologia didattica ha radici nel lavoro di Jerome Bruner, uno dei pionieri nel riconoscere il potere delle storie nel processo di apprendimento. Bruner, nel suo libro “Actual Minds, Possible Worlds” (1986), ha esplorato come le storie siano fondamentali per costruire significati e strutturare la nostra comprensione del mondo. Questo approccio ha influenzato il modo in cui molti educatori vedono la narrazione come uno strumento essenziale per l’insegnamento e l’apprendimento.

La metodologia dello “storytelling educativo digitale” ha iniziato a guadagnare popolarità nei primi anni 2000, quando Joe Lambert del Center for Digital Storytelling ha formalizzato l’uso delle narrazioni digitali nell’educazione. Lambert ha evidenziato come le tecnologie digitali possano essere utilizzate per raccontare storie potenti che connettono le persone e migliorano l’apprendimento. Mentre questi sviluppi prendevano piede, il mio lavoro con i social-video-didattici-relazionali anticipava l’adozione di queste pratiche, utilizzando i video per creare narrazioni che potessero coinvolgere emotivamente e intellettualmente gli studenti.

Nel 2004, ho intrapreso la mia prima ricerca-azione che ha portato alla creazione dei progetti “Fare Scuola: Spettacolo in Video” e “Fare Scuola: Poesia in Video”. Questi progetti rappresentano esempi concreti di come l’integrazione di narrazioni visive e digitali possa migliorare l’apprendimento. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare le loro capacità creative attraverso la creazione di contenuti video originali, esprimendo emozioni e semplici idee attraverso la poesia e la narrazione visiva.

Questo metodo, sviluppato nel 2004, arricchito dall’integrazione dell’approccio dialogico-conversazionale, aiuta a costruire un ambiente in cui gli studenti possono esprimersi liberamente, affrontare relazioni disfunzionali e utilizzare strumenti creativi come musica, teatro e materiali per risolvere i conflitti e promuovere l’apprendimento collaborativo.

Nella mia tesi, “Intelligenza Emotiva nel Contesto Scuola e in Classe: Storytelling e/o Social-Video-Didattici-Emotivo-Relazionali“, sottolineo come i social-video offrano un modo innovativo per stimolare l’interesse degli studenti, facilitando un’esperienza di apprendimento che integra il pensiero critico e l’intelligenza emotiva. Attraverso l’uso di video didattici, gli studenti sono spinti a esplorare e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, sviluppando empatia e abilità sociali cruciali per la cittadinanza attiva. Questo approccio supporta la teoria che l’educazione debba preparare gli studenti non solo accademicamente, ma anche socialmente ed emotivamente (Stanford History Education Group).

Ho scoperto che la creazione di contenuti video permette agli studenti di connettersi con i materiali in modo più interattivo e coinvolgente. I social-video-didattici-relazionali aiutano a collegare il curriculum accademico con il mondo reale, incoraggiando gli studenti a riflettere criticamente su problemi sociali e culturali e a partecipare attivamente a progetti di cambiamento sociale. Questa metodologia, che integra elementi di intelligenza emotiva e pensiero critico, trova supporto anche nelle più recenti ricerche pedagogiche (Educational Psychology Review, 2022).

I social-video hanno anticipato molte delle strategie didattiche che oggi sono considerate fondamentali, come lo storytelling educativo e l’apprendimento basato sui progetti. Utilizzando i video, gli studenti sviluppano non solo competenze digitali, ma anche abilità di collaborazione e comunicazione. Questo è in linea con il Quadro di Riferimento Europeo sulle Competenze Digitali (DigComp 2.2) che enfatizza l’importanza di tali competenze per affrontare le sfide del ventunesimo secolo.

L’Inizio di una Nuova Metodologia Didattica Attiva

L’ispirazione per sviluppare una nuova metodologia didattica attiva basata sullo storytelling educativo è nata dall’osservazione di come gli studenti interagissero con i media al di fuori dell’aula. In un mondo sempre più visivo e interattivo, i metodi didattici tradizionali faticavano a mantenere l’attenzione degli studenti, rendendo evidente la necessità di un approccio più coinvolgente e stimolante.

Ho iniziato a utilizzare il video come strumento educativo, sfruttando il suo potenziale per veicolare concetti complessi in modo accessibile e accattivante. Questo ha permesso agli studenti di esplorare le proprie emozioni e relazioni, favorendo un apprendimento più profondo e consapevole. È importante alfabetizzarli alla visione critica e al “saperci lavorare sopra”, competenze che fanno parte integrante della media literacy.

Uno degli aspetti distintivi di questo approccio allo storytelling educativo è stato l’impiego del video per trasformare gli studenti in creatori di contenuti, incoraggiandoli a raccontare storie che riflettessero le loro esperienze e prospettive. Questo processo non solo ha sviluppato le loro capacità narrative e digitali, ma ha anche promosso una cultura di collaborazione e rispetto reciproco all’interno della classe.

I progetti pionieristici, come “Fare Scuola: Spettacolo in Video”, hanno dimostrato come la narrazione video possa rivoluzionare l’approccio didattico, offrendo agli studenti una piattaforma per esprimere la propria creatività e approfondire la loro comprensione del mondo che li circonda.

La Nascita dei Social-Video-Didattici-Emotivo-Relazionali

Il concetto di social-video-didattici-emotivo-relazionali si fonda sulla convinzione che l’educazione debba essere un’esperienza olistica, integrando lo storytelling educativo con lo sviluppo personale ed emotivo degli studenti. Questo approccio mira a creare un ambiente educativo inclusivo dove gli studenti possono esplorare la propria identità e le proprie emozioni mentre apprendono le materie fondamentali.

Il progetto La Pace ci Piace, realizzato nel 2007, è un esempio emblematico di questo approccio di storytelling educativo. In un contesto di classe caratterizzato da diversità razziale e religiosa, il progetto ha utilizzato la narrazione video per promuovere l’inclusione e il dialogo interculturale.

Attraverso la creazione del video, gli studenti hanno sviluppato competenze comunicative e digitali, imparando a lavorare in gruppo e a esprimere le proprie idee in modo creativo. Questo processo ha favorito una crescita personale significativa, promuovendo abilità sociali come l’empatia, il rispetto e la responsabilità sociale. Il progetto ha dimostrato come la narrazione video possa fungere da ponte tra il contenuto didattico e il coinvolgimento emotivo, rendendo l’apprendimento più accessibile e significativo.

La Pace ci Piace ha ricevuto il prestigioso premio Innovascuola, riconoscendo l’impatto positivo di questo approccio innovativo nel contesto educativo.

Guarda il video di La Pace ci Piace per esplorare come questo progetto di storytelling educativo è riuscito a coinvolgere gli studenti ad un livello più profondo e a promuovere un apprendimento significativo.

Il Ruolo dell’Intelligenza Emotiva nello Storytelling Educativo

Un elemento chiave del mio approccio educativo è stata l’integrazione dell’intelligenza emotiva nel curriculum. Ho sempre creduto che insegnare agli studenti a riconoscere e gestire le proprie emozioni fosse importante quanto lo sviluppo delle competenze scolastiche tradizionali. Questa convinzione è stata fortificata dalle mie esperienze sul campo ed è un tema centrale nella mia tesi, “Intelligenza Emotiva nel Contesto Scuola e in Classe: Storytelling e/o Social-Video-Didattici-Emotivo-Relazionali.”

COREM di Simona Dalloca, enfatizzando l'intelligenza emotiva nello storytelling educativo

L’intelligenza emotiva non solo aiuta gli studenti a navigare meglio nelle relazioni personali e scolastiche, ma è anche fondamentale per lo sviluppo di una cultura olistica e relazionale. Questo approccio multidimensionale è stato incorporato nel mio lavoro attraverso l’utilizzo di tecniche di counseling e PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), che aiutano gli studenti a comprendere meglio le proprie emozioni e a sviluppare competenze chiave per il loro futuro.

Inoltre, l’approccio RET (Rational Emotive Therapy) di Albert Ellis è stato fondamentale per integrare l’intelligenza emotiva nel mio modello educativo. Questo approccio consente di affrontare le credenze limitanti che possono influenzare negativamente il comportamento e l’apprendimento degli studenti, offrendo strumenti pratici per migliorare il benessere personale e scolastico.

L’integrazione di queste strategie non solo arricchisce l’esperienza didattica, ma promuove anche un ambiente di apprendimento più olistico, integrato e metacognitivo, dove gli studenti sono incoraggiati a riflettere sulle loro esperienze e a sviluppare un pensiero critico e riflessivo. L’adozione di un approccio comunicativo pragmaticodialogico-conversazionale, che incoraggia una comunicazione aperta e sincera, facilitando le relazioni interpersonali e la risoluzione  dei conflitti in modo costruttivo, promuovendo un clima di fiducia e collaborazione.

L’Importanza della Socializzazione dei Video e dell’Educazione alla Cittadinanza attraverso lo Storytelling Educativo

I social-video-didattici-emotivo-relazionali rappresentano un potente strumento di storytelling educativo per l’educazione alla cittadinanza, promuovendo la consapevolezza sociale e culturale tra gli studenti. Attraverso la creazione e la condivisione di video, gli studenti possono esplorare diverse realtà sociali e culturali, sviluppando una comprensione più profonda ed empatica del mondo che li circonda. Questo processo di apprendimento esperienziale incoraggia il dialogo e la collaborazione tra gli studenti, creando una comunità di apprendimento inclusiva e rispettosa.

Un aspetto fondamentale dell’utilizzo dei social-video nello storytelling educativo è il rispetto dei diritti e delle normative legali. Gli studenti sono incoraggiati a confrontarsi con le norme che regolano l’utilizzo delle immagini e delle musiche, sviluppando una comprensione critica delle responsabilità legali e sociali. Attraverso questo percorso, imparano a riconoscere e contrastare fenomeni negativi come il cyberbullismo, comprendendo l’importanza di un comportamento etico e responsabile online.

Le riflessione di Umberto Eco dal titolo “La cultura è anche la capacità di filtrare le informazioni” si allinea con le ricerche recenti che supportano l’importanza di queste competenze. Secondo uno studio del Stanford History Education Group, l’uso di Internet per verificare informazioni da fonti diverse può migliorare il pensiero critico degli studenti, aiutandoli a navigare in un mondo ricco di informazioni con maggiore competenza e discernimento.

La letteratura sottolinea come l’educazione all’uso responsabile dei media digitali sia cruciale per formare cittadini digitali consapevoli. Ricerche come quelle di Howard Rheingold (2012) nel suo libro “Perché la rete ci rende intelligenti”, evidenziano l’importanza di sviluppare competenze digitali critiche per navigare in modo sicuro e produttivo nell’ambiente online. Tali competenze aiutano gli studenti a evitare le insidie del mondo digitale e a utilizzare le tecnologie per promuovere il bene comune.

Anche il World Economic Forum, come il già citato Quadro di Riferimento Europeo sulle Competenze Digitali (DigComp 2.2) della Commissione Europea, riconosce l’alfabetizzazione digitale come una competenza chiave per il futuro, capace di migliorare l’adattabilità e la capacità di innovare.

Pioniera dello Storytelling Educativo nell’Educazione

Prima che lo storytelling fosse ampiamente riconosciuto come una metodologia didattica innovativa, avevo già esplorato e sperimentato il suo potenziale trasformativo attraverso il progetto “Romeo e Giulietta”. Questo progetto di storytelling educativo è stato sviluppato in un contesto caratterizzato da una classe eterogenea, con studenti provenienti da diverse realtà socio-culturali, rendendo l’inclusione e l’empatia elementi cruciali del processo educativo.

L’obiettivo del progetto era di coinvolgere gli studenti in un’esperienza di apprendimento immersiva, in cui potessero riscrivere e reinterpretare le scene chiave della tragedia shakespeariana. Gli studenti erano incoraggiati a esplorare i temi universali dell’amore, del conflitto e della riconciliazione, sviluppando una comprensione più profonda delle emozioni e delle motivazioni dei personaggi. Questo processo ha favorito lo sviluppo dell’empatia, poiché gli studenti hanno imparato a vedere il mondo attraverso gli occhi dei protagonisti del dramma.

La collaborazione tra gli studenti è stata essenziale per il successo del progetto. Lavorando in gruppi eterogenei, gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con idee diverse e di sviluppare abilità sociali fondamentali come la comunicazione, la negoziazione e la risoluzione dei conflitti. Questa esperienza ha promosso un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso, in cui ogni voce poteva essere ascoltata e valorizzata.

L’uso della tecnologia, come strumenti video e digitali, ha ulteriormente arricchito il progetto di storytelling educativo. Gli studenti hanno documentato il loro processo creativo, acquisendo competenze tecniche preziose che vanno oltre la semplice narrazione. Questo approccio ha reso l’apprendimento più dinamico e interattivo, offrendo agli studenti l’opportunità di esprimere la loro creatività e di condividere le loro storie con un pubblico più ampio.

Le testimonianze degli studenti riflettono l’impatto significativo del progetto. Uno studente ha scritto: “Con questo progetto ho capito che Romeo e Giulietta non è solo una storia d’amore, ma anche una storia di odio e di quanto sia importante capire gli altri per evitare i conflitti.” Un altro ha detto: “Mi è piaciuto lavorare con i miei compagni perché ho imparato a esprimere le mie idee e ad ascoltare quelle degli altri. Abbiamo fatto un bel lavoro di squadra.”

Il successo di “Romeo e Giulietta” ha evidenziato il potenziale dello storytelling educativo come strumento versatile e potente nell’educazione. Attraverso la narrazione, gli studenti hanno sviluppato non solo una comprensione più profonda della letteratura, ma hanno anche acquisito competenze sociali ed emotive essenziali per il loro futuro. Questo ha aperto la strada a nuove forme di apprendimento, dimostrando che lo storytelling può trasformare radicalmente l’esperienza educativa.

Sostenere l’Innovazione Educativa attraverso i Video

L’utilizzo dei social-video-didattici-emotivo-relazionali rappresenta una risposta innovativa alle esigenze educative contemporanee, dove la comunicazione visiva e la narrazione digitale diventano strumenti potenti per l’apprendimento attivo e partecipativo. Questi video, esempi concreti di storytelling educativo, permettono agli studenti di esplorare concetti complessi attraverso una lente emotiva e personale, favorendo una comprensione più profonda e autentica del materiale didattico.

L’integrazione dei video nella didattica offre la possibilità di collegare il contenuto accademico con le esperienze vissute dagli studenti, promuovendo un’educazione olistica che abbraccia lo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo. Questo approccio incoraggia gli studenti a riflettere criticamente sulle loro esperienze, a sviluppare la capacità di risolvere problemi e a collaborare con i loro pari in maniera costruttiva.

La metodologia dello storytelling digitale, che si concretizza nei social-video-didattici-emotivo-relazionali, è fondamentale per preparare gli studenti a navigare e prosperare in un mondo sempre più complesso e interconnesso. Attraverso la creazione e la condivisione di storie digitali, gli studenti sviluppano competenze essenziali come la creatività, la comunicazione efficace e l’empatia, diventando cittadini attivi e consapevoli.

In conclusione, il mio impegno nell’integrazione dei social-video-didattici-emotivo-relazionali nella pratica educativa è guidato dalla convinzione che l’educazione debba andare oltre la semplice trasmissione di conoscenze, per diventare un processo che coltiva la crescita personale e il benessere emotivo degli studenti. Questo approccio di storytelling educativo rimane il fulcro della mia filosofia educativa, continuando a ispirare nuove pratiche didattiche che evolvono insieme alle esigenze della società.

Puoi scoprire di più sulla mia filosofia educativa e sui progetti che ho sviluppato visitando la sezione dedicata alle pubblicazioni, articoli e video.