Per fare scuola: Spettacolo in video
Video minidv 14′, Spettacolo di educazione alle emozioni e didattica della comunicazione, regia e montaggio Simona Dalloca
I metodi espressivi promuovono un approccio meno “razionalistico” alla conoscenza, coinvolgendo nell’apprendimento le dimensioni profonde dell’essere umano, attraverso l’esperienza dei sensi, la sollecitazione della corporeità e del movimento, l’uso dell’intuito, la rielaborazione delle memorie e dei valori e la loro traduzione in linguaggi alternativi. E’ importante che l’educatore in queste attività possa uscire dal modello scolastico delle risposte giuste e sbagliate. Nell’espressione di sé ciascuno porta un vissuto che ha un valore esperienziale, che non è più “vero” o “falso” degli altri, soltanto diverso, soggettivo e unico. L’ottica è quella di rendere espliciti elementi impliciti, esplorare la complessità di Sé, perciò è fondamentale che l’educatore non sia il portatore di valutazioni e giudizi, ma colui che tutela l’espressività. In effetti, questi metodi offrono una cornice strumentale protettiva per esplorare, interpretare e manifestare le proprie esperienze, nonché un’occasione privilegiata per comprendere quelle altrui. Essi sono particolarmente adatti a fornire un’esperienza di conoscenza ed ascolto reciproco, attraverso significati e linguaggi soggettivi e creativi che sollecitano l’emergere di nuovi aspetti di sé, perciò dispongono i partecipanti a lasciarsi sorprendere dalla rinnovata scoperta di sé e dell’altro. Le creazioni simboliche ed artistiche riescono a coinvolgere e sollecitare le emozioni, la corporeità, la percezione dei sensi, la capacità interpretativa e creativa. Proprio per questo hanno un impatto importante anche sui processi cognitivi, poiché attraverso la riflessione esperienziale sottraggono la comprensione dal piano razionale e la collocano sul piano intuitivo e relazionale, agevolando il decentramento del soggetto da una prospettiva egocentrica ed etnocentrica. di Franca Zadra