Formazione in ambito Sanitario: Comunicazione Consapevole e Intelligenza Emotiva

24/04/2017 di Simona Dalloca

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Contatta Armonia al termine del modulo formativo, Comunicazione Consapevole, della Dott.ssa Dalloca verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione riconosciuto a livello nazionale ed internazionale da O.P.E.S. Italia, Ente Settore Benessere del C.O.N.I.

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La nostra associazione Armonia Formazione Operatori del BenEssere, dando per “assodate” le competenze di tipo “tecnico”, non poteva che volgere la sua attenzione anche nel campo della formazione sanitaria, sulle quelle trasversali, “soft skills”, le sole in grado di fare realmente la differenza nel contesto lavorativo.

Dal World Economic Forum (WEF), vengono elencante le dieci competenze che verranno più richieste nel mondo del lavoro a partire dal 2020: Problem solving in situazioni complesse, Pensiero critico, Creatività,  Gestione delle persone, Coordinarsi con gli altri, Intelligenza emotiva, Capacità di giudizio e prendere decisioni, Orientamento al servizio, Negoziazione, Flessibilità.

Già nel 1994, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva definito alcune di queste come “competenze per la vita” (“Life skills”), poiché facilitano il benessere personale e più in generale quello sociale.

L’intelligenza emotiva, una delle Top Skills per il 2020, è ritenuta essenziale per il raggiungimento di tutte le altre skills sopraelencate, essendo di natura emotiva il 67% – “due su tre”-  delle capacità ritenute essenziali per una prestazione efficace

Daniel Goleman[1] ha sottolineato il valore e l’importanza dell’“Intelligenza Emotiva”, attraverso argomentazioni scientifiche, sostenendo che le competenze emozionali possono essere apprese e potenziate al contrario del Q.I. che invece non può essere modificato significativamente né dall’esperienza né dall’istruzione. “Le persone più brillanti possono incagliarsi nelle secche di passioni senza freni e impulsi burrascosi; individui con Q.I. elevato possono rivelarsi nocchieri spaventosamente incapaci nei flutti della loro vita”.

Ecco perché educarsi alla competenza emotiva conta due volte tanto. E questo vale per tutte le categorie di lavoro e in tutti i tipi di organizzazione, dice Goleman.

L’Intelligenza Emotiva, un termine che nella sua componente Personale e Sociale include autocontrollo, entusiasmo, perseveranza, capacità di auto motivarsi,  di comprendere gli altri e di “agire saggiamente nelle relazioni umane”,  rappresenta “la differenza che fa la differenza”.

La capacità di un individuo, per esempio, di entrare nello stato di “flusso”, nel puro e semplice piacere dell’atto che sta compiendo in se stesso basta a motivarlo.  Sebbene l’individuo in uno stato di flusso dia prestazioni al massimo livello, non è mai preoccupato di far bene, non indugia a pensare al successo o al fallimento: lo stato di flusso è privo di ego. Il cervello in stato di flusso è “freddo”; lo stato di attivazione e di inibizione dei circuiti neurali è in perfetta armonia con quanto è richiesto dalle circostanze.  “Un chirurgo, ad esempio, ricordava una difficile operazione nel corso della quale era entrato in uno stato di flusso; una volta terminato l’intervento, notò delle macerie sul pavimento della sala operatoria e chiese che cosa fosse accaduto. Rimase sorpreso nel sentire che mentre era intento al suo lavoro, parte del soffitto era crollata: al momento non ci aveva minimamente fatto caso.” Chi ha questa capacità emotiva di auto motivarsi,  tende ad essere più produttivo ed efficiente in qualunque ambito si applichi.

L’intelligenza emotiva dunque, secondo Goleman, può e deve essere potenziata per tutta la vita. Essa aumenta man mano che nella cassetta degli attrezzi delle life skills si inseriscono gli strumenti: saper ascoltare attivamente e a porre domande, distinguere tra ciò che qualcuno dice o fa e le proprie reazioni o i propri giudizi, affinare e sensibilizzare la propria capacità empatica,  essere sicuri di sé, invece che rabbiosi o passivi, l’arte di collaborare, di risolvere i conflitti e negoziare i compromessi, usare una comunicazione assertiva capace di generare valore.

Il nostro corso si propone di creare contesti protetti che facilitino l’apprendimento per  co-creare ben-essere, attraverso scambi comunicativi efficaci che aprano alla possibilità di nuovi punti di vista per fronteggiare la società della complessità, come definita da Morin.[2] Luoghi in cui “imparare ad imparare” allenando le competenze di COmunicazione-RElazione-Emozione, secondo il modello integrato CO.R..EM © by  Prof. Enrico Cheli[3], in quella logica win-win, in cui è possibile affinare, esercitandole, le life Skills.

Ci si aspetta che i partecipanti possano riportare le esperienze provate nel loro agire professionale creando quella necessaria distanza relazionale che al di là del transfert vada verso un’empatia matura, che attivino strategie di Empowerment attuando risposte efficaci alla risoluzione dei problemi, che siano anche produttive, fruttuose ed appaganti per se stessi, valorizzando i punti di forza e le aree di sviluppo prossimale di ognuno, con comportamenti funzionali alle richieste lavorative.

Nel nostro corso, la comunicazione diventa uno strumento di lavoro.

Le teorie di cui ci avvaliamo traggono le loro origini dalla scuola di Paolo Alto[4] e dal suo ispiratore Gregory Beteson[5] e si strutturano sulle più moderne tecniche e strategie di PNL, che Beteson ha tenuto a battesimo scrivendo l’introduzione di “La struttura della Magia” di Bandler e Grinder[6], e che  garantiscono, ormai da anni, il successo professionale e personale delle persone in tutto il mondo.

L’impostazione è teorico-pratica:  si  alternano lezioni frontali ed esercitazioni individuali, a coppie e in triadi, prediligendo l’apprendimento riflessivo nella contestualizzazione delle esperienze in atto.

Docenti

Simona Dalloca

Il Modulo Formativo in  Comunicazione Consapevole, si articola in 4 incontri di 10 ore ciascuno, comprensive di 1 ora di studio individuale, in FAD 3 ore giornaliere su piattaforma dedicata nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Gennaio – Aprile.

Sono previste:
– 40 ore di lezioni frontali, comprensive di studio individuale.
– 2 ore di Didattica Interattiva per l’esecuzione dei test di autovalutazione.
– 8 ore di didattica interattiva e download del materiale su piattaforme dedicate

Leggi anche: “Essere O.S.S.: Coloro che non possiamo più guarire. I malati terminali.”


[1] Daniel Goleman, psicologo, scrittore e giornalista statunitense. Ha scritto sul New York Times di temi concernenti la neurologia e le scienze comportamentali. L’opera più conosciuta di Goleman è “Intelligenza emotiva” (Emotional Intelligence) del 1995 da cui sono tratti alcuni dei virgolettati della presentazione.

[2] Edgar Morin è un filosofo e sociologo francese. Ha dedicato gran parte della sua opera nel sostenere la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori a un pensiero della complessità. E’ autore impressionantemente prolifico fra i suoi di titoli ricordiamo Introduction à la pensée complexe, La complexité humaine, Comprendre la complexité dans les organisations de soins, L’intelligence de la complexité.

[3] Enrico Cheli, sociologo e psicologo, insegna “Sociologia della comunicazione e dei media”, “Psicologia della comunicazione” e “Sociologia delle relazioni interpersonali” all´Università di Siena, di cui è stato ProRettore per la pace, l’intercultura e la cooperazione allo sviluppo. E’ autore o coautore di oltre 20 libri fra i quali Relazioni in Armonia Sviluppare l’intelligenza emotiva e le abilità comunicative per stare meglio con gli altri e con sé stessi.

[4] La Scuola di Palo Alto è una scuola di psicoterapia statunitense che trae il suo nome dalla località californiana dove sorge il Mental Research Institute, centro di ricerca e terapia psicologica fondato da Donald deAvila Jackson nel 1959, a sua volta largamente ispirata dalla Terapia della Gestalt di Fritz Perls.

[5] Gregory Bateson è stato un antropologo, sociologo e psicologo britannico, il cui lavoro ha toccato anche molti altri campi (semiotica, linguistica, cibernetica…). Due delle sue opere più influenti sono Verso un’ecologia della Mente (Steps to an Ecology of Mind, 1972), e Mente e Natura (Mind and Nature, 1980). Ispiratore dei lavori del Mental Research Institute.

[6] Richard Bandler è uno psicologo, saggista, linguista e life coach statunitense. È stato il cofondatore negli anni settanta insieme a John Grinder, filosofo, linguista, saggista e life coach statunitense, della Programmazione neuro linguistica (PNL).