DAD: Social-Video, Didattici, Emotivo-Relazionali di Simona Dalloca.
29/06/2020 Compiti di realtà in video, anche in DAD, ad implementazione delle competenze europee.
Premessa: la DAD
La DAD,didattica a distanza, non ha fatto altro che implementare la capacità degli insegnanti di utilizzare più stimoli sensoriali per raggiungere i loro studenti,
ognuno con il proprio canale sensoriale preferenziale sia per l’apprendimento che per la memoria dello stesso, che questo sia fatto a distanza o in presenza poco importa purché sia fatto.
Dapprima della situazione Covid-19 utilizzavo Google Classroom o le varie piattaforme offerte delle scuole per restare in contatto con i miei colleghi insegnanti a cui ho fatto e continuo a fare corsi di formazione sulla gestione della classe e problematiche relazioni, anche a distanza.
A scuola, alla primaria dove insegno e dove era possibile anche prima di questa emergenza, ho utilizzato Google Drive e i suoi strumenti per rimanere in contatto con i miei bambini e condividere con loro materiali e strumenti per la realizzazione dei prodotti che volevano realizzale.
In questa situazione la mia scuola ha optato per Edmodo. Come open source ritengo che la cosa più interessante di Edmodo sia che nella sua biblioteca non esistono problemi di spazio limitato come invece succedeva per Classroom e di conseguenza anche Google Drive, dove ogni tot mi si richide di acquistare spazio, di svutare gmail ecc ecc. L’importazione dei compiti e quiz creati direttamente nel registro è un’altra funzione comodissima offerta da Edmodo anche se, di contro, non c’è possibilità di fare lezioni live che comunque dal 6/3, ho svolto con le mie colleghe di classe su Skype, che non è male una volta che gli studenti collaborano, rispettando le regole, anche se la sua gestione è molto più farraginosa di altri sistemi tipo per esempio Zoom, ma che ho risolto con l’acquisto di una camera decente, un buon microfono e l’utilizzo di due schermi, anche perché la mia famiglia di genitori e studenti ormai si era acclimatata e traslocarla avrebbe comportato problemi maggiori. Su Edmodo inoltre mi è stato possibile creare gruppi di insegnanti per “dipartimenti” e interplessi dove condividere il materiale creato da ognuno. Dopo il primo mese di confusione e di supporto h24 a chiunque ne avesse bisogno, anche i più reticenti all’uso del mezzo informatico hanno dato libero sfogo alla loro creatività creando contenuti, con i softwer a loro più congeniali, non solo condivisibili ma anche e sopratutto utili, per quella che mi azzardo a chiamare una didattica classica aumentata. Se la pratica fosse mantenuta davvero si potrebbe creare un archivio di buone pratiche finalmente utili per tutti.
Qualsiasi cosa si sia fatta durante questa emergenza per poter continuare ad insegnare è sicuramente meglio di prima, perchè oggi non è più possibile farlo come ieri se si vuole far restare chi ha il diritto di apprendere, e comunque è meno faticoso di quando, nel 2004, mi accollavo il mio pc portatile, che pesava una “botta”, collegandolo alla mia televisione, che avevo duvuto chiedere il permesso di portare in classe quando ho cominciato ad insegnare.
I miei contenuti non sono cambiati,
neanche in DAD, perché l’intenzione è rimasta quella che mi muove dal 2004: produrre social-video, didattici, emotivo-relazionali che aumentino la motivazione ad apprendere dei miei studenti, processo congnitivo e competenza emotiva indispensabile allo sviluppo sia delle altre life skills che delle tecnical skylls.
Gli strumenti
che utilizzo sono da sempre sono Avid, Premier, e ne scopro di nuovi ogni giorno, che purtroppo le ore limitate non mi permettono di studiare tutti. Sentivo proprio il bisogno di una pausa di autoaggiornamento informatico e sono grata a questo strano periodo confuso da mille emozioni contrastanti di avermelo offerto, anche se non è basato, avrei voluto imparare a fare streaming con un programmino, OBS, che avevo trovato, ma me ne è mancato il tempo.
Oggi, dunque, continuo a creare contenuti capaci di motivare i miei studenti a non mollare e che vadano incontro ai loro interessi, in quelli che sono i contenitori disciplinari che mi assegna la dirigenza.
“D’estate vado a pescare nel Maine. Personalmente vado pazzo per le fragole con la panna; ma non so per quale strana ragione, i pesci preferiscono i vermi. Così quando vado a pescare, non cerco di adattare i loro gusti ai miei, ma mi rassegno ai loro gusti. Quindi non metto sull’amo fragole con panna, ma lombrichi o cavallette, e li butto ai pesci sperando che gradiscano.” Dale D. Carnegie.
Perchè non usare lo stesso buon senso anche con i nostri alunni?
La privacy, concetto che grazie al cielo la DAD ha messo in discussione
visto che fino all’altro ieri mi si chiedeva di non interagire con i miei genitori se non in luoghi istituzionali, terrorizzandomi al solo pensiero di come mi sarei dovuta comportare se li avessi incontrati al supermercato, quando invece tutti i miei studi di comunicazione efficace mi urlavano di dare ascolto in tutti i modi e con tutti i mezzi in mio possesso alle loro domande proprio per creare quell’alleanza scuola famiglia che tanto necessita allo sviluppo integrale e integrato dei miei alunni, dei loro figli.
Proprio durante questa emergenza ho potuto finalmente vivere la vera scuola-famiglia che dovremmo essere, un famiglia di cui sono orgogliosa di fare parte.
Contemporaneamente…
Social-Video, Didattico, Emotivo-Relazionale. Nasce dalla voglia di comunicare cosa e come è stata l’esperienza didattica durante il Covid-19 e per rispondere alle tante domande che mi sono state poste su come si possa fare relazionale a distanza…
Il progetto frutto del laboratorio di lettura-filmica in DAD relazionale, sincrona e asincrona, si è proposto nella realizzazione del prodotto video di sviluppare negli alunni una richiesta volta a risolvere una situazione problematica come quella che ci si è presentata durante l’emergenza Covid_19, complessa, nuova e vicina al mondo reale che gli alunni hanno fruito quotidianamente con l’accesso ai prodotti filmici, didattici, culturali e di svago, proposti per esempio da youtube. Durante la DAD gli alunni hanno scelto delle letture a piacere e si sono video registrati, inviando i loro prodotti su piattaforma Edmodo. Ad implementazione della motivazione spontanea alla lettura, le loro scelte sono state montate su video dedicati alla descrizione delle stesse, con lo scopo di amplificarle dal punto di vista sensoriale visivo e cinestetico e di rendere i piccoli narratori i protagonisti della cultura alla lettura che stavano realizzando. Dai prodotti di ciascun bambino e dalle videoregistrazioni skype di didattica sincrona è stato ricavato questo cortometraggio, che si augura di cominciare a sviluppare, in tutti e in ciascuno, quegli atteggiamenti di predisposizione e mentalità necessari per agire e/o reagire a idee, persone o situazioni nella dimensione sociale della rete nella quale siamo immersi.
Efficacia
Sviluppo della competenza personale e sociale, tramite la condivisione interna ed esterna della propria didattica curricolare, nella realizzazione di un video sociale, compito di realtà, valutabile in termini di apprendimento significativo, nella riuscita della realizzazione o meno dello stesso.
E’ efficace perché lo studente si automotiva, nel ricevere feedback positivi e proagisce a quelli negativi, sentendosi protagonista e costruttore della realtà-social in cui è immerso e dalla quale apprende quotidianamente in tutti i contesti siano essi formali o meno.
Apprende a non subire il mezzo informatico, ma ad utilizzarlo per raggiungere uno scopo comunicativo, che guidato dalla comunità formante veicola contenuti di cittadinanza attiva che sottendono abilità negoziali, analitiche, creative e interculturali, che di per se stesse contrastano l’utilizzo del mezzo con fini bullistici.
Il progetto
I compiti di realtà in video permettono di sviluppare relazioni efficaci fra gli alunni rendendoli consapevoli delle proprie emozioni, empatici verso quelle degli altri, capaci di esprimerle nei vari linguaggi, per la co-costruzione di un sentire comune nel realizzare un prodotto filmico, feedback delle esperienze di ognuno, espressione dei diversi talenti di tutti.
Metodologia e Innovatività
L’innovatività del progetto risiede nel creare un ambiente in cui l’alunno vive esperienze di apprendimento secondo forme e modalità attive diversificate: learning by doing, cooperative learning, brain-storming, problem solving, role-playing.
La metodologia utilizzata si riferisce ad un modello di interazione antropologica centrata sull’apprendimento in cui il docente è il formatore che pone in essere la capacità maieutica di stimolare nel bambino la sua capacità di problem-solving rispetto all’esperienza in atto. La didattica privilegiata è di tipo laboratoriale in cui è la centralità dell’esperienza vissuta che fa sviluppare nell’alunno la meta-cognizione in quanto permette, attraverso la scoperta, la capacità di generalizzare e di traslare le competenze acquisite in altri ambiti, generando quell’apprendimento significativo permanente nel tempo che possa accompagnare lo studente per tutto il suo curricolo verticale.
Risorse
Funzionale sarà l’utilizzo di risorse e strumenti digitali/multimediali (LIM, presenti in ogni aula dei plessi scelti come sede degli interventi, smartphone, materiale audio e video), di strumenti e brani musicali, del corpo e del movimento nei giochi simbolici, di materiale grafico-pittorico, di stoffe, palline e quant’altro sarà necessario a permettere agli studenti di esprimersi e comunicare.
Durata
La durata del progetto seguirà l’andamento didattico dell’A.S. e sarà proprio questo a determinare, partendo dai bisogni e dagli interessi degli alunni lo story board e il titolo del cortometraggio da realizzare, che risulterà essere la comunicazione esterna delle loro esperienze didattiche, di comunicazione, relazione ed emozione più significative.
Impatti attesi
Gli impatti attesi riguardano non solo la capacità di imparare ad imparare con conseguente ricaduta positiva sulle attività curricolari, ma anche l’innalzamento dell’autostima data dal sentimento comune di aver contribuito attivamente alla produzione della propria cultura, da da poter condividere con la famiglia, con il territorio e in rete.
Valutazione
La valutazione degli impatti previsti si effettuerà attraverso un sistema di monitoraggio che seguirà, sin dall’inizio, la realizzazione del progetto per valutare l’efficacia e l’efficienza delle iniziative messe in atto, al fine di:
-prendere decisioni flessibili ai bisogni espressi dagli studenti nell’evolversi degli esperienziali all’interno di una progettazione a ritroso;
-acquisire sistematicamente informazioni, dati e risultati che possano essere diffusi e trasferiti per riprodurre i benefici ottenuti.
Ci si avvarrà soprattutto del girato durante la valutazione formativa, feedback dei processi funzionali alla realizzazione del compito e di quelli che dovrebbero ancora essere messi in atto, per studenti e insegnanti, che rafforzino così in essa il patto d’aula necessario alla buona riuscita del progetto; specchio dei propri talenti e di quelli degli altri, capace di generare una naturale suddivisione dei compiti condivisa.
La valutazione sommativa, prenderà in considerazione la riuscita o meno della realizzazione del compito di realtà in video, proponendo una valutazione metacognitiva dei processi funzionali e delle criticità che il prodotto porta con sé anche tramite valutazioni che prevedano il ricorso ad indicatori specifici, tra cui la soddisfazione degli utenti (studenti, genitori).
La valutazione, in ogni caso, verrà considerata come parte integrante del processo del progetto in un’ottica dell’errore come opportunità di crescita, con gli obiettivi per gli studenti di:
1) sostenere l’emozione dei risultati, siano essi positivi o negativi, generati anche dalla valutazione esterna del prodotto.
2) capire la differenza tra valutazione del compito, che misura e/o fotografa le loro capacità del momento, e distinguerla dal proprio valore personale.